Pubblicare un libro (terza ed ultima parte)

Non ti senti un po' Indiana Jones?

Non ti senti un po' Indiana Jones?

Eccoci di nuovo qui, moderni Indiana Jones alla ricerca dell'”editore perduto”!

Bé, qualche passo avanti direi che l’hai fatto: hai avuto modo di revisionare il tuo libro, dopodiché hai cercato le case editrici giuste, che potrebbero cioé essere interessate a pubblicare il tuo lavoro, e hai preparato la documentazione da allegare al tuo sudato manoscritto, ovvero una lettera di presentazione, un curriculum vitae aggiornatissimo, una sinossi ben fatta.

E’ giunto il momento di andare all’ufficio postale, eppure sono certa che una domanda frulla nella tua testa: “il mio romanzo è protetto dal furto? Voglio dire, io lo mando fuori nel mondo, ma se qualcuno lo copiasse?”
Vorrei risponderti che è alquanto improbabile, ma non posso garantirtelo. Allora che fare?
Una strada potrebbe essere quella di iscriverti alla SIAE o di munirti di codice ISBN, ma in realtà esistono due sistemi molto più semplici:

  1. stampare anche solo una copia del libro
  2. spedire l’opera a te stesso mediante raccomandata, e non aprire la busta. Questo serve a datare in modo ufficiale il tuo romanzo, perciò se qualcuno dovesse copiarti e pubblicare il proprio lavoro esisterebbe una prova inconfutabile del fatto che l’idea originale è tua, ed è assolutamente antecedente al libro sospettato di plagio (farà fede la data del timbro postale).

Se dovessi ritenere necessario proteggere il tuo libro per sentirti più tranquillo ti sarà sufficiente adottare uno di questi due trucchetti, e il gioco è fatto! 😉

Perfetto, hai finalmente spedito il tuo manoscritto, adesso non ti resta che aspettare… ma mentre aspetti, tanto vale che tu ti faccia un’idea di ciò che potrebbe capitare.
Che cosa faresti se una casa editrice ti rispondesse che desidera pubblicare il tuo lavoro, ma dovesse richiedere per questo un contributo alle spese, altrimenti detto l’acquisto di un certo numero di copie da parte tua?
Intendiamoci, esistono editori molto professionali che richiedono una partecipazione ai costi e fanno bene il loro lavoro; altri purtroppo si limitano a prendere i tuoi soldi, stamparti il libro e distribuirlo a qualche libreria, abbandonandolo al suo destino. A quel punto dovresti essere tu a farti in quattro per proporlo a destra e a manca, presentarlo, pubblicizzarlo ecc. ecc., e la mancanza di tempo, e soprattutto di esperienza, potrebbe rendere il compito assai arduo (essendoci passata so di che cosa parlo). Non ti sto dicendo di rifiutare a priori qualsiasi proposta di pubblicazione con contributo, ti raccomando solo la prudenza. Come fare ad orientarsi?

Anzitutto dai un’occhiata al Rifugio degli Esordienti, di cui abbiamo già parlato nella prima parte di questo articolo: lì potresti verificare la casa editrice nella lista fornita dal sito, scoprendo così se esistono autori che prima di te l’hanno sperimentata, e in questo caso che tipo di esperienza hanno avuto. Poi ti consiglio di fare una capatina in libreria per vedere se trovi altri libri pubblicati dalla casa editrice in questione (anche i negozi online vanno benissimo). Valuta attentamente l’atteggiamento dell’editore, nonché il contratto: si impegna a distribuire il romanzo, a presentarlo e a fare quanto necessario per la buona riuscita dell’impresa? Sii molto chiaro su questo punto, e non temere di sembrare malfidente: tutelare il tuo lavoro è nel tuo pieno diritto!

Ecco, per ora credo di averti detto tutto ciò che poteva risultare utile per fare il grande salto. Un’ultima cosa: comunque vada, NON ABBATTERTI! In particolare ricorda che:

  • non bisogna avere paura di chiedere informazioni sul proprio manoscritto (di norma però si aspettano almeno sei mesi)
  • gli editori non sono cattivi, fanno solo il loro lavoro: pubblicano ciò che richiede il mercato, ovvero i lettori. D’accordo, a volte vengono pubblicati libri a dir poco stupidi, che magari finiscono in libreria solo perché scritti dal personaggio del momento, meglio ancora se appena uscito da un reality, ma questo dipende dal fatto che c’è molta gente disposta ad acquistare questo genere di cose! Quindi di fatto non è tanto colpa delle case editrici, quanto… dei lettori!
  • ricorda che gli editori non fanno beneficenza, anche loro devono sopravvivere nella giungla del mercato; è normale che tendano ad investire di più su nomi già noti, dato che questi danno loro maggiori garanzie di vendita. Ripeto, non lasciare che questo ti condizioni e non perdere la fiducia nel tuo libro, perché se valido verrà notato.

Adesso ho proprio detto tutto! Non mi resta che farti i miei migliori auguri e… in bocca al lupo! Non dimenticare che aspettiamo di conoscere la tua storia di successo, che potrebbe essere utile ad altri scrittori esordienti, quindi se dovessi trovare la tua strada e, soprattutto, il tuo editore, raccontaci la tua avventura, sarò felice di condividerla con i lettori di questo blog. Chissà, potresti presentarci la tua opera! 😉

Buon lavoro!

Antonella Arietano

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